Platealmente Perfido - In Sala dal 28 Maggio

i film in uscita questa settimana

Ed eccoci qua con la consueta rubrica del giovedì sugli ultimi film in uscita in Italia, anche se la Cookie Law e i template di Blogger cercano in tutti i modi di farci fuori. Tante e diversificate le pellicole da oggi in sala: oltre a quelle di cui parliamo dopo il salto, potremmo imbatterci nel film d'animazione The Book of Life, nella commediola europea Tokyo Fiancée, in un documentario sulla Louisiana, nell'esordio alla regia di Elizabeth Banks (Pitch Perfect 2), nell'italiano Pitza e Datteri, ma soprattutto in Lorenzo Fragola - L'Evento al Cinema. Lo so, lo so. Se queste sono le pellicole di cui non parliamo, allora cosa ci resta? Beh, ci restano gli YouTubers, le faglie, le mazzate e i figli di Bonham Carter.


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Hybris

Ho una notizia buona ed una cattiva. Prima la buona? Ok, a giudicare dal trailer, questo Hybris sembra girato meglio di quanto potrei fare io. Passiamo a quella brutta? Hybris è un film italiano: non appena nel trailer si passa dalla voice-over al dialogo mimetico... ciao ciao. Come se non bastasse, Hybris, per la regia di Giuseppe Francesco Maion, non solo viene presentato come un teen horror, non solo sembra l'ennesimo remake de La Casa (quattro tizi decidono di trascorrere la notte in memoria di un loro amico in una vecchia casa abbandonata...), ma è interpretato anche da Guglielmo "Willwosh" Scilla e Claudia "Cicciasan" Genolini. Ciao ciao.

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Plemya - The Tribe

È probabilmente questo il film imperdibile della settimana: diretto dall'ucraino Myroslav Slaboshpytskiy, interamente recitato nella lingua dei segni, The Tribe lo scorso anno ha vinto il Milano Film Festival con i suoi 130 minuti privi di dialoghi ed i suoi personaggi senza nome. La pellicola racconta di un ragazzo sordomuto che, rinchiuso in un istituto per ragazzi affetti dallo stesso problema, dovrà adeguarsi alla criminalità sviluppatasi all'interno di questa microsocietà, fino a che i sentimenti per Anna, una delle ragazze del gruppo costretta a prostituirsi dal branco, non lo porteranno a mettersi in pericolo. Con il suo Metascore di 87 e il suo Tomatometer al 91%, Plemya è probabilmente un film da non perdere, ma anche a) una pellicola con un  sacco di nudo; b) una mazzata atroce, quindi una visione da programmare con cautela (prima o poi). Io alzo il pollice, poi si vedrà.

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San Andreas

La prima volta che ho avviato il trailer di San Andreas, senza saperne nulla, pensavo si trattasse di un omaggio a Grand Theft Auto, per poi scoprire che la Rockstar Games non ha niente a che vedere con tutto ciò. San Andreas infatti fa riferimento alla faglia di Sant'Andrea, una frattura che si estende per 1300 km attraverso la California, causa e conseguenza di numerosi terremoti. Nella pellicola di Brad Peyton, un pilota di elicotteri (Dwayne Johnson), dopo una scossa di magnitudo 9, parte per San Francisco assieme alla ex-moglie (Carla Gugino) nel tentativo di mettere in salvo la figlia (Alexandra Daddario). Nel cast compaiono anche i nomi di Paul Giamatti, Ioan Gruffudd, Archie Panjabi e... Kylie Minogue. Negli States San Andreas esce domani, con un giorno di differita, per cui l'unico dato fornitoci al momento è quel 38% al Tomatometer. Ci fidiamo?

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The Young and Prodigious T.S. Spivet
(Lo Straordinario Viaggio di T.S. Spivet)

Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet è un realtà una coproduzione franco-canadese del 2013, tratta dal romanzo The Selected Works of T.S. Spivet di Reif Larsen (per noi Le Mappe dei miei Sogni, 2010), che in Italia viene proposta solo ora, non si sa bene perché. Il film racconta di T.S. Spivet (Kyle Catlett, The Following), un bambino decenne strambo perché figlio di Helena Bonham Carter, che si mette in viaggio da solo per ritirare un premio assegnatogli per la migliore invenzione dallo Smithsonian Institute di Washington. Allo Smithsonian, però, tutti ignorano il fatto che T.S. Spivet sia un bambino decenne figlio della Bonham Carter. Ma quanto suona bene "figlio della Bonham Carter", ah? Un po' Wes Anderson un po' Lo Strano Caso del Cane Ucciso a Mezzanotte, questo titolone porta la firma di Jean-Pierre Jeunet, regista di Alien Resurrection (1997) e Il Favoloso Mondo di Amelie (2001). Nel caso in cui non fossimo sufficientemente frastornati, ci pensano Metacritic e Rotten Tomatoes a confondere ulteriormente le cose: il primo gli assegna un mediocre punteggio di 41, il secondo addirittura un 74%.

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